Lifefulness by Giuseppe Cloza

Lifefulness by Giuseppe Cloza

autore:Giuseppe Cloza [Cloza, Giuseppe]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2021-05-16T22:00:00+00:00


LA PRATICA NEL BUDDISMO DI NICHIREN

La Soka Gakkai, che negli ultimi decenni ha diffuso il Buddismo di Nichiren in tutto il mondo, è un movimento assolutamente laico il cui obiettivo non è quello di estraniarsi dalla realtà, ma anzi applicare i principi del Buddismo nella vita quotidiana, rispettando comunque usi, leggi e tradizioni dei vari Paesi.

Non ci sono particolari regole da seguire, tipo indossare un certo abbigliamento, rinunciare a certe cose, o seguire precetti, divieti, regole monastiche o simili. La base è il rispetto, per il resto c’è il buon senso individuale.

La pratica buddista serve per vivere nel qui e ora, affrontando e superando gli ostacoli e le difficoltà della vita di ogni giorno. Serve per sviluppare uno stato d’animo stabile di soddisfazione e di energia vitale positiva, che consente di alleggerire i pesi inevitabili dell’esistenza, dei rapporti sociali, affettivi, lavorativi… Serve per trovare la felicità in questo mondo, con tutti i suoi difetti, e non al di fuori. La felicità inizia dentro.

Ciò non significa diventare buoni e calmi come agnellini, sempre sorridenti e mansueti. Ci sono volte in cui, ad esempio, può essere necessario arrabbiarsi, combattere, contro un’ingiustizia, o per far valere un diritto, portare avanti una causa, un ideale…

I Dieci mondi, gli stati d’animo principali di cui abbiamo parlato, non vanno rinnegati o repressi, ma “illuminati”, influenzati con l’energia della buddità di Nam myoho renge kyo. Ad esempio, il mondo di Collera è dotato in sé di una grande energia, che diventa distruttiva nella collera basata sull’arroganza – porta alla sopraffazione, ai conflitti, fino alla guerra. La collera illuminata dalla buddità, invece, diventa un’energia costruttiva, che può essere usata per affrontare un problema con determinazione, aiutare qualcuno, portare avanti una causa, allontanare chi vuole farci del male anche solo con le parole o le energie negative…

Essere buddisti non significa accogliere e assorbire tutto ciò che arriva dall’esterno come spugne. Questo non è saggio. Il concetto della risonanza visto prima funziona anche con effetti negativi. Se ad esempio il nostro stato vitale interiore è “basso”, cioè è di un livello energetico di bassa qualità, tenderemo a risuonare con cose, persone e situazioni intorno a noi che hanno la stessa frequenza. Anche l’ambiente apparentemente inanimato ha una sua impronta energetica, una sorta di stato d’animo: entrare in sintonia con vibrazioni negative significa quindi incontrare problemi, brutte situazioni, incidenti, persone negative…

Per questo ci sono occasioni in cui è bene evitare determinate situazioni e persone. Meglio starne alla larga, piuttosto che entrare in una risonanza che porta guai. Proprio come a volte è meglio stare zitti, poiché una parola sbagliata distrugge mille bei discorsi:

“Un focherello può incendiare tutta una grande foresta. La lingua è come un fuoco. È come una cosa malvagia messa dentro di noi, e che porta il contagio in tutto il corpo. Essa infiamma tutta la vita”.20



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